Pubblicato in Gazzetta Ufficiale il Decreto Legislativo 4 luglio 2014 n. 102, che recepisce la Direttiva 2012/27/UE sull’efficienza energetica.
Ecco alcune delle principali novità introdotte:
Verrà istituita una ‘cabina di regia’ (MiSE e MATTM) per il coordinamento delle politiche e degli interventi di medio-lungo termine per il miglioramento della prestazione energetica degli immobili.
Nuovo obbligo di riqualificazione degli immobili della PA. Dal 2014 al 2020, per un minimo del 3% annuo della superficie (da stime ENEA, circa 400.000 m2 / anno). Previsto uno stanziamento di 355 milioni di euro nel periodo 2014-2020. Le Regioni e gli Enti locali concorrono al raggiungimento dell’obiettivo.
Le PA centrali dovranno rispettare requisiti minimi di efficienza energetica nell’acquisizione di edifici e apparecchiature. I criteri fanno riferimento a norme nazionali esistenti e al Piano di Green Public Procurement.
Definiti gli obblighi nazionali di risparmio annuo, da conseguire principalmente attraverso il meccanismo dei certificati bianchi.
Le grandi imprese e le imprese ‘energivore’ devono eseguire una diagnosi energetica entro il 5 dicembre 2015 e rinnovarla quindi ogni 4 anni o adottare sistemi di gestione ISO 50001 (sanzioni fino a 40.000 euro a chi non rispetta l’obbligo).
Per le PMI, invece, è prevista la pubblicazione (entro il 31 dicembre 2014) di un bando per il cofinanziamento di programmi presentati dalle Regioni per la realizzazione di diagnosi energetiche o l’adozione di sistemi di gestione ISO 50001 (105 milioni di euro nel periodo 2014-2020).
L’elettricità da CAR avrà diritto al rilascio, da parte del GSE, di una specifica garanzia d’origine.
Per i clienti domestici, verrà gradualmente abolita l’attuale struttura progressiva dei prezzi (aumento del prezzo del kWh a scaglioni crescenti di consumo).
Prevista l’emanazione di nuove norme tecniche in materia di diagnosi energetiche e certificazione volontaria degli auditor energetici, nonché la pubblicazione sul sito dell’ENEA di società e persone fisiche certificate.
Verranno promossi i contratti di rendimento energetico (EPC), di cui il Decreto definisce i contenuti minimi.
Prevista la pubblicazione, con successivo Decreto, di nuove linee guida per l’installazione di impianti o dispositivi efficienti, lo sfruttamento delle fonti rinnovabili, l’attestazione della prestazione energetica degli edifici, i requisiti dei certificatori e il sistema dei controlli e delle sanzioni.
Le nuove costruzioni e la riqualificazione di edifici esistenti che permettano il raggiungimento di determinati standard di elevata prestazione energetica possono beneficiare di bonus volumetrici e deroghe agli standard urbanistici.
Istituito il fondo nazionale per l’efficienza energetica. 350 milioni di euro nel periodo 2014-2020 per la concessione di garanzie e l’erogazione di finanziamenti a favore di: a) efficienza energetica negli edifici di proprietà della PA; b) realizzazione di reti di teleriscaldamento e di teleraffrescamento; c) efficienza energetica dei servizi e infrastrutture pubbliche; d) efficientamento energetico di interi edifici destinati ad uso residenziale, compresa l’edilizia popolare; e) efficienza energetica e riduzione dei consumi di energia nei settori dell’industria e dei servizi.
Sebbene, per la completa attuazione del Decreto, servano ora in molti casi i Decreti attuativi, l’Italia si allinea finalmente all’Europa nel perseguimento degli obiettivi di efficienza energetica, prevedendo lo stanziamento di 800 milioni di euro dal 2014 al 2020.
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